fahrenheit 11/9 (2018)

Moore e Trump in qualche modo sono le facce della stessa medaglia ed immagini speculari allo specchio. Entrambi sono molto diretti veicolare un concetto, non importa il come, l'importante è che arrivi. In Trumpland aveva indubbiamente tastato il posto di una campagna elettorale che sembrava scontata e Fahrenheit sembra iniziare dalle stesse considerazioni di Trumpland e ponendosi la domanda principale di cosa sia successo. Un sistema che ormai è diventato casta, tanto da far diventare intellegibili le presunte differenze fra repubblicani e democratici. Questa è una considerazione, ma ce ne sono altre, che hanno prodotto Trump. Una disaffezione del popolo americano (la percentuale altissima di chi non è andato a votare) verso tale sistema e di conseguenza l'ascesa dell'uomo forte. Un film che può dividere, senza dubbio, ma sicuramente che fa riflettere.